Cosa attende Novak Djokovic dopo la sconfitta a Wimbledon?

Wimbledon: La Sconfitta di Djokovic

WIMBLEDON, Inghilterra — Le speranze di Novak Djokovic di conquistare un ottavo titolo a Wimbledon e il record di 25° titolo del Grande Slam sono svanite a causa della straordinaria prestazione del numero 1 al mondo, Jannik Sinner, che ha superato il serbo con un punteggio di 6-3, 6-3, 6-4 nelle semifinali. Limitato nei movimenti dopo una caduta nel turno precedente, il 38enne Djokovic ha mostrato evidenti difficoltà contro Sinner, che ha ora vinto le sue ultime cinque sfide contro di lui. Djokovic condivide il record di tutti i tempi di titoli major con Margaret Court e sa che potrebbe non avere molte altre occasioni per vincerne un altro. Ha perso la sua migliore opportunità di conquistare un altro major? Analizziamo la situazione.

Il Limite del Corpo Umano

Djokovic ha riscritto le possibilità del corpo umano nel tennis per molti anni, spingendosi al limite, muovendosi in modo straordinario e mantenendo un livello di prestazioni eccezionale. Tuttavia, sono passati due anni dalla sua ultima vittoria in un Grande Slam, avvenuta agli US Open, dove ha trionfato per la quarta volta nella sua carriera. A maggio ha compiuto 38 anni e il fatto è che sta cedendo 15 anni a Jannik Sinner e 16 a Carlos Alcaraz, i due giocatori che stanno ostacolando maggiormente la sua corsa verso nuovi successi. Ken Rosewall rimane l’uomo più anziano a vincere un titolo slam, avendo trionfato agli Australian Open nel 1972 all’età di 37 anni, due mesi e un giorno. Roger Federer e Rafael Nadal avevano entrambi 36 anni, proprio come Djokovic quando vinse gli US Open un paio di anni fa. Forse questo è il limite.

Una Nuova Era nel Tennis Maschile

Pochi avrebbero pensato che, così presto dopo il ritiro di Roger Federer e Rafael Nadal, potremmo assistere a un’altra era d’oro nel tennis maschile. Con Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, però, il tennis maschile è benedetto da due atleti che potrebbero dominare lo sport per molti anni a venire. Sinner ha già vinto quattro slam, mentre Alcaraz ne ha cinque, e i due sono pronti a sfidarsi nella finale di Wimbledon. La loro potenza è ineguagliabile, il loro movimento è senza pari e il loro slancio è altrettanto alto quanto quello di Federer, Nadal e Djokovic ai loro apici.

Le Difficoltà di Djokovic

Forse il problema più grande per Djokovic è che, per vincere un altro major, non solo deve affrontare il passare del tempo, ma deve anche battere almeno uno, e probabilmente entrambi, dei suoi giovani rivali. Finora, questo si è dimostrato oltre le sue possibilità, e a meno che il tabellone non si apra in qualche modo, è una richiesta molto impegnativa. Agli Australian Open, una lesione al muscolo della coscia ha messo fine alle sue speranze di raggiungere la finale; Djokovic ha abbandonato dopo un set contro Alexander Zverev, un avversario che si aspettava di battere. Al Roland Garros, dopo aver perso un incontro serrato in tre set contro Sinner, ha rivelato di aver sofferto di un infortunio muscolare. Infine, a Wimbledon, contro Sinner, il suo movimento era chiaramente limitato a causa di un muscolo teso e di una caduta sull’anca nel turno precedente.

La Resilienza di Djokovic

Affrontare sette partite al meglio di cinque set è già un compito difficile di per sé, ma a 38 anni diventa sempre più complicato rimanere senza dolore e senza infortuni a lungo termine per avere una chance di conquistare un altro titolo. Nulla motiva Djokovic più del sentirsi dire che non può fare qualcosa, quindi chiunque affermi in modo definitivo che ha vinto il suo ultimo major è avventato. Ancora e ancora, ha compiuto imprese incredibili quando le probabilità erano contro di lui e gli piace quando viene dato per spacciato, proprio come tutti i grandi campioni. Gli US Open e gli Australian Open sono superfici favorevoli al suo gioco, e se le cose andranno a suo favore nel tabellone, crederà di avere ancora una possibilità. La terra sarebbe più difficile, in teoria, ma l’erba rappresenta sempre una buona opportunità per lui, se il suo corpo collabora. Una cosa è certa: se avrà un’altra chance in finale, darà tutto ciò che ha.