Il potere del drop shot nel tennis moderno
ROLAND GARROS, PARIGI — Quando viene colpito un drop shot, sul campo da tennis cala un silenzio. È in quel momento che il pubblico percepisce che il ritmo del punto è stato irrimediabilmente alterato. La magia del tennis si svela, e Carlos Alcaraz, l’asso spagnolo, è in prima linea. Sebbene il drop shot possa apparire rischioso, per Alcaraz non è così: secondo i dati di Tennis Viz, infatti, vince il punto nel 60% dei casi quando lo utilizza, la percentuale più alta nel Tour ATP.
I giocatori al Roland Garros dovranno prepararsi a correre in avanti più che mai quando affrontano Alcaraz, il campione in carica. Questo colpo sta diventando sempre più popolare, soprattutto sulla terra battuta, la superficie del secondo Grande Slam dell’anno.
Strategie e statistiche
Il drop shot è un’arma efficace contro i giocatori che si posizionano lontano dalla linea di fondo, soprattutto su una superficie considerata generalmente lenta. Negli ultimi tempi, le palline da tennis sono diventate più pesanti; abbinate a un campo lento, questo fattore rende più difficile colpire vincenti dalla linea di fondo. Concludere un punto con un colpo corto diventa relativamente più semplice.
Mercoledì a Parigi, Alcaraz ha partecipato a una battaglia di drop shot con Fábián Marozsán, un ungherese che condivide la stessa predilezione per questo colpo. Alcaraz ha prevalso, vincendo 6-1, 4-6, 6-1, 6-2, nonostante un momento di difficoltà durante il secondo set.
“Sarà una battaglia di drop shot,” ha affermato Alcaraz con un sorriso.
Marozsán è attualmente il quinto in classifica per numero di drop shot colpiti nel Tour, mentre Alcaraz è ottavo. Queste percentuali sono in costante aumento negli ultimi anni, il che ha ispirato cambiamenti nel mondo del tennis. Giocatori di punta come Jannik Sinner e Aryna Sabalenka hanno integrato questo colpo nel loro gioco, evidenziando la vulnerabilità di avversari del calibro di Alexander Zverev.
Un’evoluzione del gioco
La campionessa in quattro occasioni Iga Świątek sta lentamente reinserendo questo colpo nel suo repertorio dopo aver optato per uno stile di gioco più aggressivo negli anni recenti. Il drop shot ha quindi vissuto una sorta di rinascita, in parte grazie a Alcaraz e ad altri atleti di alto profilo, ma anche grazie a una crescente omogeneizzazione nel panorama tennistico attuale.
Come ha affermato Craig O’Shaughnessy:
“Uno dei fattori sulle superfici in terra battuta è che la palla interagisce molto più con i granuli di terra.”
Questo colpo, una volta considerato un’ultima risorsa, è diventato un’arma strategica, non più riservato a chi non aveva potenza.
Il ruolo del drop shot nei Moderni Tornei
Con l’avvento dell’era dei Big Four, il panorama è cambiato, e giocatori come Djokovic e Andy Murray utilizzano il drop shot. Negli scorsi tempi, diversi giocatori hanno riconosciuto ad Alcaraz la popolarità conseguita da questo colpo.
Casper Ruud ha commentato:
“Carlos è il primo a farlo così bene con il dritto.”
Alcaraz ha vinto 35 dei 50 punti quando ha giocato un drop shot, con una percentuale di successo del 70%. La distribuzione dei drop shot nel tour ATP è cambiata, con un aumento dell’uso dei dritti rispetto ai rovesci. Questa tecnica si è rivelata decisiva, specialmente nelle finali di Grand Slam.
Conclusioni e prospettive future
Succedere a un cambio di giochi così significativo non è affatto facile, e per farlo ci vuole un pioniere. Carlos Alcaraz ha dimostrato di essere quell’avatar perfetto, trasformando il drop shot in un’arma strategica nel tennis contemporaneo. L’importanza di questo colpo al Roland Garros è evidente e rappresenta una delle chiavi per il successo nel torneo.
Jabeur ha evidenziato l’imprevedibilità come una priorità:
“Mi piace sfidare i giocatori, e questa strategia risulta particolarmente efficace.”
Alcaraz, dal canto suo, afferma che “il tempismo è fondamentale”, rendendo il drop shot una mossa decisiva nel gioco moderno.