La chiarezza nelle partite finali del Gruppo A
La chiarezza è stata scarsa durante il drammatico e frenetico finale del Gruppo A di lunedì, svolto tra Miami e New Jersey, ma quanto accaduto nelle due partite dovrebbe far riflettere la FIFA sulla futura direzione del Club World Cup. L’espansione a 32 squadre è stata, finora, un successo sportivo, fornendo la prova concettuale necessaria per legittimare questa competizione. Tuttavia, l’organo di governo del calcio mondiale non deve permettere che il caos del pareggio 4-4 tra Porto e Al Ahly, insieme al 2-2 tra Inter Miami e Palmeiras, alimenti una logica che suppone che una maggiore quantità di squadre equivalga automaticamente a una qualità superiore.
Queste due partite frenetiche rappresentano perfettamente il rischio insito nel fatto che solo due squadre di ogni gruppo di quattro possano accedere ai knockout. Si tratta di un tipo di serata che sarà molto più rara nel prossimo mondiale a 48 squadre — espanso da 32 — poiché anche le otto migliori terze classificate accederanno al turno successivo.
Il concetto di Mondiale a 48 squadre
Il concetto di Mondiale a 48 squadre è decisamente sovradimensionato. Dopo 72 partite di gruppo, per un totale di oltre 6.500 minuti di calcio, 48 squadre verranno ridotte a sole 32. Questo comporterà sicuramente molte partite prive di significato e, sebbene ci siano diverse combinazioni per determinare le migliori terze classificate, è il confronto diretto all’interno di un gruppo a creare questi scontri epici nelle partite finali.
Giungendo all’ultimo turno della fase a gironi di questo Club World Cup, solo un gruppo su otto era già definito con una partita di anticipo: il Gruppo G, con Juventus e Manchester City. La qualità generale del Gruppo A, privo di un favorito pre-torneo, potrebbe essere stata inferiore, ma l’incertezza della gerarchia ha reso la visione particolarmente affascinante.
La partita tra Al Ahly e Porto
Il club egiziano Al Ahly è entrato nel suo incontro con il Porto consapevole che doveva vincere e sperare che il Palmeiras battesse l’Inter Miami, se voleva chiudere con quattro punti e avanzare sulla base della differenza reti. Allo stesso modo, il Porto doveva vincere e confidare in una vittoria dell’Inter Miami sul Palmeiras per realizzare lo stesso obiettivo. Entrambi i club sapevano che un pareggio li avrebbe portati avanti, ma finire primi nel girone significava evitare i detentori della UEFA Champions League, il Paris Saint-Germain, lasciando quindi una motivazione extra in campo.
La partita ha visto scambi di colpi incredibili, con l’Al Ahly che ha preso il comando e veniva ripreso per ben quattro volte, inclusi quattro gol in un arco di soli 13 minuti nella seconda metà. La natura ad alta tensione della partita ha portato a un livello di individualismo che ha incoraggiato il coraggio, creando momenti spettacolari. Tra i vari gol, si ricordano la rete di slalom di Rodrigo Mora, il missile da 25 yard di William Gomes, il magnifico colpo di testa di Wessam Abou Ali che ha segnato un hat-trick perfetto, e la conclusione di Mohamed Ali Ben Romdhane dal limite dell’area.
Situazione finale e commenti
Quando il Palmeiras ha pareggiato all’87esimo minuto, si è ritrovato nella situazione iniziale della serata, consapevole che un pareggio fino al fischio finale avrebbe garantito un passaggio sicuro ai knockout per entrambe le squadre. Tuttavia, la serata è stata segnata dal caos, con l’epilogo che ha riservato dell’assurdo. Al 95esimo minuto, il Palmeiras ha lanciato un lungo passaggio in avanti trovando Paulinho completamente solo davanti alla porta, ma sia lui che Victor Roque sono stati negati dal portiere dell’Inter Miami, Oscar Ustari.
“Se potessi rinunciare all’hat-trick e avanzare, ovviamente lo farei,” ha dichiarato l’attaccante dell’Al Ahly, Abou Ali. “È qualcosa a cui penserò in futuro e sarò felice e orgoglioso di aver segnato perché il Porto è una buona squadra, ma oggi avevamo un solo obiettivo: fare il possibile per qualificarci, indipendentemente da quanto accaduto nell’altra partita. Era molto vicino, ma alla fine non è bastato; sono orgoglioso della mia squadra, dei miei tifosi e del mio staff.”
La riunione di tantissime squadre provenienti da ogni continente minacciava di esporre il divario finanziario tra l’Europa e il resto del mondo, ma ha invece ricordato che si gioca ancora 11 contro 11. Nei gruppi con due club europei, si sono verificate eliminazioni sorprendenti. La sconfitta del PSG contro il Botafogo ha costretto i campioni francesi a vincere la loro ultima partita contro i Seattle Sounders per avanzare, cosa che hanno fatto, mentre per l’Atletico Madrid sarebbe stato necessario un margine di vittoria di tre gol contro il Botafogo, obiettivo non raggiunto.
Il Gruppo F è perfettamente equilibrato, con Fluminense, Borussia Dortmund e Mamelodi Sundowns tutti in corsa per il passaggio alle fasi successive. Nei Gruppi E e H, potrebbe concretizzarsi uno scenario in cui si dovranno considerare cartellini gialli o addirittura estrazioni. Se il Monterrey sconfigge gli Urawa Red Diamonds e il River Plate pareggia con le Leghe A contro l’Inter, tutte e tre le squadre chiuderebbero a cinque punti e con risultati testa a testa che non potrebbero determinarne la differenza. La situazione è simile per il Real Madrid, che affronta il Red Bull Salzburg e sa che una vittoria lo porterà avanti, ma un pareggio insieme a una vittoria dell’Al Hilal contro il Pachuca lascerà tutte e tre le squadre con cinque punti, giovando così alle regole di spareggio.
Nel Gruppo D, il Chelsea affronta l’ES Tunis e deve evitare la sconfitta per passare il turno. Tuttavia, i tunisini sono a tre punti e, se sapessero che le migliori terze classificati potrebbero comunque avanzare, potrebbe incoraggiarli a optare per una prestazione più cauta, dato che le squadre non competono solo contro gli avversari di raggruppamento, aumentando la motivazione a rimanere in pareggio.
“Parte della nostra responsabilità come club è cercare di giocare un buon calcio, di incentivare le persone qui negli USA a venire alle partite e riempire gli stadi,” ha affermato l’allenatore dell’Al Ahly, Jose Riveiro. “Per questo hai bisogno di partite come la nostra stasera.”