Il processo per violenza sessuale contro Hockey Canada si avvicina alla conclusione dopo la fine della testimonianza

Processo per Violenza Sessuale contro Hockey Canada

LONDRA, Ont. – Sia l’accusa che la difesa hanno concluso la presentazione delle prove nel processo per violenza sessuale contro Hockey Canada. L’annuncio, avvenuto durante le udienze di lunedì nel Tribunale Superiore dell’Ontario, segna l’avvicinarsi della conclusione del procedimento. Il tribunale riprenderà il 9 giugno, momento in cui sia l’accusa che ciascun team di difesa presenteranno le loro “argomentazioni” orali al giudice Maria Carroccia.

Dettagli del Caso

A differenza di un processo con giuria, le argomentazioni si concentreranno sui punti di diritto critici e sugli aspetti legali dei loro argomenti.

Michael McLeod, Carter Hart, Dillon Dubé, Alex Formenton e Cal Foote sono accusati di *violenza sessuale*, a seguito di un incidente del 2018 in cui una donna di 20 anni, identificata solo come E.M. per proteggere la sua identità, ha riferito di essere stata degradata, umiliata, sputata e schiaffeggiata mentre veniva costretta a compiere atti sessuali con i giocatori per diverse ore in una camera d’hotel di Londra, Ont., mentre i giocatori erano in città per festeggiare il loro campionato mondiale giovanile canadese del 2018. Tutti e cinque i giocatori si sono dichiarati non colpevoli.

Testimonianza dell’Ispettore di Polizia

L’ispettore di polizia di Londra, Lyndsey Ryan, è stata l’ultima testimone del caso, fornendo testimonianza lunedì su come le fosse stata affidata l’indagine e le sue osservazioni su E.M. quando il caso è stato riaperto.

“Era piuttosto turbata”, ha detto Ryan. “Mi sono sentita male perché… ho avuto l’impressione di riaprire alcune ferite che lei cercava di chiudere.”

Ryan ha spiegato che il suo superiore le ha assegnato il compito di rivedere l’indagine precedente del 2018 per valutare eventuali aree da esplorare o “fili sciolti” da sistemare.

Interrogatori e Questioni di Consenso

Ryan ha riferito di aver incontrato E.M. il 20 luglio 2022 per informarla che il caso veniva riaperto. Ha anche chiarito il motivo per cui non aveva interrogato alcuni amici di E.M. presenti quella notte, affermando che era importante proteggere la privacy di E.M..

“La sua anonimato era importante per lei”, ha detto Ryan, aggiungendo che E.M. non aveva raccontato ai suoi amici ciò che era successo.

Testimonianza di Carter Hart

Tra i cinque imputati nel caso, Hart è stato l’unico giocatore a testimoni. La sua testimonianza ha dettagliato la sua versione degli eventi su quanto accaduto nelle prime ore del 19 giugno 2018. Hart ha affermato di essere stato “aperto” a un incontro sessuale a tre e ha dichiarato che il sesso orale con E.M. era consensuale.

Sotto interrogatorio incrociato, Hart è stato interrogato riguardo ai vuoti nella sua memoria e a come lui e altri avessero mantenuto E.M. nella camera d’hotel. Il suo tempo sul banco si è concluso con domande intense riguardanti il consenso.