La carta ‘LEAVE’ di Bronny James e le carte sportive meno lusinghiere di tutti i tempi, classificate

Una Carta da Rookie Unica di Bronny James

Una carta da rookie di Bronny James particolarmente unica è stata venduta su eBay per 1.802 dollari martedì sera. La carta, la sua unica 2024-25 Panini Select Jumbo Patch Black Finite, presenta un pezzo di una maglia dei Los Angeles Lakers con la parola “LEAVE”. Questa parola fa parte della frase “leave a legacy”, un tributo al compianto Kobe Bryant, stampata sopra l’etichetta del jock sui jersey della squadra. Tuttavia, fuori contesto, la patch crea una curiosa carta da collezione per il controverso secondo scelta dei Lakers nel draft 2024.

Bronny non è stato l’unico membro della famiglia James ad avere recentemente una carta da basket poco lusinghiera. Molti collezionisti hanno sottolineato che la carta 2024-25 Panini Prizm di suo padre mette in evidenza la sua perdita di capelli piuttosto che mostrare il suo viso. Una versione più lusinghiera di LeBron mentre esegue il suo famoso lancio di gesso è apparsa nel set Topps 2008-09.

Esempi di Carte Sportive Poco Lusinghiere

Queste carte non sono affatto le uniche carte sportive poco lusinghiere o di cui ci si potrebbe pentire prodotte nel corso degli anni. Questo fenomeno sembra essere esploso negli anni ’90, quando la produzione di carte sportive era ai massimi storici e fotografi e produttori cercavano apparentemente modi per mantenere le cose interessanti. Di seguito è un tentativo di classificare alcuni dei più eclatanti esempi nella storia delle carte sportive, ma questa lista è tutt’altro che completa.

Classifica delle Carte Sportive

  1. 1991 Fleer Bill Pecota #565/Chris Sabo #801 – Il 1991 Fleer Baseball è ampiamente considerato avere uno dei design di carta più brutti di tutti i tempi, ma il set presenta anche alcune scelte fotografiche altamente discutibili.
  2. 1999 Score Rich Gannon #218 – Ancora una volta, questa è solo una strana foto d’azione da scegliere per la carta di qualcuno.
  3. 1992 Classic Four Sport Dave Tretowicz #218 – Presenta una foto di lui con gli occhi chiusi.
  4. 1996 Pinnacle Bob Hamlin #289 – Pinnacle ha scelto un primo piano della sua foto del giorno di identificazione del Spring Training.
  5. 1993-94 Stadium Club Judd Buechler #45 – Judd Buechler è diventato un campione NBA tre volte, quindi non puoi sentirti troppo male per lui riguardo a questa carta.
  6. 1991 Ultimate Draft Kerry Toporowski #48 – Questa è solo una carta del retro di Kerry Toporowski!
  7. 2024-25 Panini Prizm LeBron James #130
  8. 1996-97 Upper Deck Elliot Perry #250 – Il soprannome di Elliot Perry era “Socks” per le sue calze eccezionalmente alte.
  9. 2005 Skybox Limited Edition Yao Ming jersey patch #43 – Mettere il pezzo della maglia di Yao Ming direttamente sopra il suo viso è un difetto evidente nel design di questa carta.
  10. 2020 Panini Mosaic Jam Masters Blake Griffin #2 – Questa carta è semplicemente terrificante.
  11. 1994 Pinnacle Museum Collection Pat Meares #304 – Pat Meares deve aver fatto qualcosa di veramente terribile ai dipendenti di Pinnacle.
  12. 1990 Upper Deck Bill Buckner #252 – La chiave di questa carta è la storia del famoso errore di Buckner.
  13. 2018 Topps Gallery Austin Hays #99 – Questo è semplicemente cattivo.
  14. 2024-25 Panini Select Bronny James Jumbo Patch Black Finite 1/1 – Questa carta potrebbe aumentare di valore se il suo soggetto viene tagliato senza cerimonie dalla propria squadra.
  15. 2013 Leaf Pop Century Nancy Kerrigan e Tonya Harding dual autograph #CS26 – Questa carta presenta autografi adesivi, il che significa che le due hanno firmato un foglio di adesivi anonimi.
  16. 1989 Fleer Bill Ripken #616 – La famosa carta “F— Face” di Bill Ripken.
  17. 2018 Panini Flawless Tobias Harris 1/6 #THS – La patch proviene dalla sua maglia dei Los Angeles Clippers e presenta le lettere “bum”.

Conclusione

La storia delle carte sportive è piena di esempi di design discutibili e scelte fotografiche poco lusinghiere. Queste carte non solo raccontano la storia degli atleti, ma anche quella dell’industria delle carte da collezione stessa.