La Nuova Maglia del Manchester City
Il Manchester City ha cercato di fare un grande colpo con la sua nuova maglia da terza divisa, ispirata alla pioggia di Manchester. La squadra ha scelto di rendere omaggio alle famose nuvole grigie che sovrastano la città, creando un design che sicuramente dividerà le opinioni: c’è chi la considera un cult strano e chi la giudica tra le peggiori maglie di calcio mai progettate.
Statistiche sulla Pioggia a Manchester
Tra le città più piovose del Regno Unito, Manchester registra una media di 86,7 centimetri di pioggia all’anno. Tuttavia, è un dato relativamente basso rispetto ad altre città come la vicina Preston (103,4 cm), Cardiff (120,3 cm) e Glasgow (1370 cm).
Design e Dettagli della Maglia
La maglia è prevalentemente grigio acciaio, richiamando i cieli sopra Manchester, e presenta una grafica a goccia di pioggia sia sulla maglia che sui pantaloni, per dare un “aspetto bagnato“. Il bordo è altrettanto audace, con schizzi di un verde neon ultra-vibrante che creano un forte contrasto visivo. Per enfatizzare ulteriormente il tema delle grigie precipitazioni settentrionali, lo stemma del club è decorato con un gradiente blu-verde e una copertura iridescente che ricorda le gocce d’acqua su una finestra. All’interno del collo, si legge il motto “pioggia o sole”.
Opinioni e Reazioni
La nuova maglia da terza divisa del City per il 2025-26 potrebbe unirsi alla celebre maglietta arancione del Chelsea del 1994 e alla famigerata maglia “camo opaco” del Manchester United del 1996 nel pantheon delle maglie più discutibili della Premier League. Tuttavia, potrebbe anche conquistare il cuore dei tifosi del City, abituati alla pioggia.
La leggenda del club Sergio Agüero ha persino scherzato sul fatto che gli sarebbe mancata la costante pioggia al momento di lasciare Manchester nel 2021. “Quando sono arrivato a Manchester, tutti mi hanno avvertito riguardo al tempo,” ha dichiarato l’attaccante argentino nel suo commovente messaggio di addio. “I giocatori mi dicevano che pioveva molto e che non c’era mai bel tempo, ma io pensavo: ‘Sì, ma dobbiamo solo allenarci e giocare. Cos’altro?’. Non fa differenza se piove; i giocatori si lamentano anche quando fa caldo! Non capisco perché parlino così tanto di quanto sia brutto il tempo. Ecco perché sono stato qui per 10 anni. Se non mi fosse piaciuto il tempo, sarei andato via prima. Devo giocare e allenarmi: pioggia o non pioggia, non importa per me.”