La Premier League rinnova il contratto televisivo con beIN Sports in Medio Oriente: valore dei diritti media esteri in crescita del 27%

Giugno 17, 2025

beIN Sports Rinnova i Diritti TV della Premier League

beIN Sports ha esteso il suo contratto per i diritti televisivi in diretta della Premier League in Medio Oriente e Nord Africa (MENA), aumentando le entrate mediali della lega e bloccando le ambizioni dell’Arabia Saudita di creare un rivale domestico per il broadcaster qatariota. Questo nuovo contratto triennale avrà inizio dalla prossima stagione e si estenderà fino alla fine della stagione 2027-2028, per un valore di circa 550 milioni di sterline (742,3 milioni di dollari), segnando un incremento del 10% rispetto al precedente ciclo triennale.

“Questo rinnovo non solo rappresenta il nostro costante impegno a fornire contenuti sportivi di alta qualità su beIN Sports e rafforza la nostra posizione di leader nella regione, ma dimostra anche la fiducia che la Premier League ripone in noi,” ha dichiarato Mohammad Al-Subaie, amministratore delegato di beIN MENA, in un comunicato stampa.

Contesto e Sviluppi Future

beIN è partner media della Premier League nei 24 paesi MENA dal 2013; una collaborazione che ha avvantaggiato entrambe le parti, nonostante i tentativi sauditi di interrompere il predominio della società qatariota nella regione. Tra il 2017 e il 2019, un’operazione di pirateria digitale sostenuta dallo stato, conosciuta come beoutQ, ha sottratto il feed di beIN in Arabia Saudita, e la rete qatariota è stata poi bandita nel regno fino alla fine del 2021. Questa controversia faceva parte di un conflitto diplomatico ed economico più ampio tra il Qatar e il suo vicino, molto più grande.

Anche se le relazioni tra i due paesi sono notevolmente migliorate, l’Arabia Saudita continua a essere insoddisfatta della dominanza del gruppo qatariota nel settore dell’intrattenimento e dello sport nella penisola arabica. Inizialmente, sembrava che il prezzo della pacificazione per il Qatar potesse consistere in un’acquisizione saudita del gruppo con sede a Doha, ma le dispute sulla compensazione per la pirateria beoutQ e il valore di beIN hanno fatto sì che queste trattative non portassero a nulla.

Recentemente, l’Arabia Saudita sembra aver cambiato strategia, decidendo di creare un rivale di beIN attraverso una joint venture con la piattaforma di streaming sportivo globale DAZN. L’incertezza creata da questi sviluppi è probabilmente il motivo principale per cui ci è voluto tanto tempo alla Premier League per rinnovare il contratto con beIN, dato che un accordo preliminare era stato raggiunto due anni fa.

Conclusioni

Qualunque sia il motivo, sia beIN che la Premier League dovrebbero essere soddisfatti dell’accordo, poiché la prima ottiene 380 partite live a stagione per i suoi vari canali, oltre a highlights, interviste e accesso ai contenuti, mentre la lega riceve un modesto incremento finanziario in un momento in cui la maggior parte dei suoi rivali è in stallo o in difficoltà.

Complessivamente, il valore totale dei diritti media esteri della Premier League è aumentato del 27%, principalmente grazie a significativi incrementi nei suoi contratti con la Cina, la Thailandia e gli Stati Uniti. Quando combinati con i nuovi contratti domestici quadriennali con la BBC, Sky Sports e TNT Sports, la lega guadagnerà 12,25 miliardi di sterline (16,55 miliardi di dollari) in pagamenti per i diritti nei prossimi tre anni.

“Non vediamo l’ora di continuare la nostra stretta collaborazione su una varietà di contenuti e iniziative promozionali, avvicinando ulteriormente la Premier League ai nostri appassionati tifosi in questa importante regione,” ha affermato Paul Molnar, direttore media della Premier League.

La conferma di questo accordo arriva solo due settimane dopo che i club della lega sono stati informati durante l’assemblea generale annuale che i dati di ascolto domestico per la competizione erano diminuiti nella scorsa stagione. Si spera che ciò sia dovuto a una mancanza insolita di rischio in entrambe le estremità della classifica, piuttosto che a segnali di un interesse pubblico in calo più profondo.