Le Regole di Profitto e Sostenibilità della Premier League: Ci Indirigeranno Verso un Giro di Trasferimenti Continuo?

La Pressione del Mercato di Trasferimenti

Con l’avvicinarsi della scadenza del mercato di trasferimenti, i dirigenti dell’Aston Villa si sono trovati nuovamente in una situazione di apprensione. Era fine giugno dello scorso anno, e avevano necessità di concludere un affare prima della chiusura del loro periodo contabile per evitare il rischio di violare le regole di profitto e sostenibilità della Premier League (PSR).

Il Caso Douglas Luiz

L’obiettivo era Douglas Luiz, il quale si trovava però a oltre 5.000 miglia di distanza, impegnato a firmare un contratto mentre giocava per il Brasile nella Copa America negli Stati Uniti. Alla fine, Luiz è passato alla Juventus, permettendo all’Aston Villa di registrare il profitto sulla vendita nel bilancio 2023-24 e di rispettare così le regole PSR.

Situazione Attuale

Un anno dopo, come recentemente dettagliato da “The Athletic”, l’Aston Villa si trova ancora in una situazione preoccupante, avvicinandosi alla fine di giugno con la necessità di vendere nuovamente per mantenere le proprie perdite al di sotto dei limiti stabiliti dalla Premier League.

Lo scorso anno, oltre alla vendita di Douglas Luiz, si era verificato un affare complesso che ha visto Samuel Iling-Junior ed Enzo Barrenechea trasferirsi a Birmingham dalla Juventus. Il Villa ha incassato 42 milioni di sterline (56,5 milioni di dollari) per Luiz, gran parte del quale è stato registrato come profitto immediato nel bilancio 2023-24. Tuttavia, ha speso 18,3 milioni di sterline in entrate per Iling-Junior e Barrenechea, transazioni che influenzeranno i conti futuri, incluso il periodo finanziario 2024-25.

I Cambiamenti nel Mercato

Negli ultimi anni, transazioni indirette come queste sono diventate comuni. Per esempio, l’Aston Villa ha effettuato uno scambio con l’Everton, cedendo Tim Iroegbunam e incassando 9 milioni di sterline, mentre il club di Liverpool ha ricevuto 10 milioni per Lewis Dobbin. Anche il Chelsea ha effettuato affari con l’Aston Villa, trasferendo Ian Maatsen per 37,5 milioni di sterline, mentre Omari Kellyman ha fatto il percorso opposto per 19 milioni.

Altrove, Elliot Anderson e Odysseas Vlachodimos si sono spostati tra Newcastle United e Nottingham Forest. Anderson si è affermato come un elemento chiave per il Forest, mentre Vlachodimos è costato al Newcastle 22,8 milioni di sterline; da allora ha giocato solo per 45 minuti nella Carabao Cup.

Implicazioni Future

Oggi, la necessità di compiere tali affari sembra ridotta rispetto a un anno fa. Mentre l’Aston Villa potrebbe trovarsi in difficoltà, la maggior parte dei club ha modo di pianificare con più calma l’approccio estivo. Questo tira in ballo una questione più grande: le regole PSR portano i club a dover vendere giocatori contro la loro volontà, per conformarsi alle normative?

Prima della scorsa stagione, il campionato inglese ha vissuto un periodo straordinario per i profitti delle vendite di giocatori. I ricavi generati dalla vendita dei giocatori per le 20 squadre di Premier League hanno superato il miliardo di sterline per la prima volta, raggiungendo un totale di 1,119 miliardi di sterline nel 2023-24, un incremento di oltre 400 milioni rispetto all’anno precedente.

Una Strategia Necessaria?

Vendere giocatori delle giovanili in un contesto di regole PSR diventa un’opzione attraente, e sebbene non tutte le vendite siano direttamente legate alle regolazioni finanziarie, ci sono esempi evidenti di club che hanno orientato le loro strategie in tale direzione per evitare di violare le PSR.

La questione delle normative ha sollevato interrogativi non solo sui bilanci, ma anche sulla loro efficacia.

In questo contesto, è evidente che i club devono trovare un equilibrio tra necessità di conformità e le scelte sportive, in una situazione dove l’economia del calcio sta cambiando drasticamente. Vendere i giocatori diventa una risposta immediata, una strategia che, alla lunga, potrebbe rivelarsi controproducente.

Così, le PSR, pur essendo state concepite per garantire la stabilità economica e un mercato sostenibile, finiscono per influenzare drasticamente le politiche di trasferimento dei club. La corsa ai trasferimenti è un riflesso della continua pressione economica e delle esigenze di conformità; pertanto, sebbene le normative possano avere buone intenzioni, spesso portano i club a dover prendere decisioni più difficili di quelle necessarie nella cultura sportiva del calcio.