Il Sogno dell’Inter e la Lotta per la Champions League
Dalla panchina di San Siro, Lautaro Martinez e Federico Dimarco si sentivano impotenti. Il capitano dell’Inter e il suo compagno di squadra — un eroe locale e tifoso di lunga data del club — erano già stati sostituiti nella partita contro il Barcellona. Un vantaggio di 2-0 nel primo tempo era stato ridotto a 2-1, mentre gli ospiti pareggiavano poco dopo.
A pochi minuti dalla fine, il sogno dell’Inter di raggiungere la finale di Champions League sembrava infranto, quando Raphinha completava una rimonta straordinaria. “Ero distrutto,” racconta Martinez, presente al centro di allenamento dell’Inter ad Appiano Gentile.
L’attaccante argentino, che aveva saltato la partita per infortunio, era comunque riuscito a segnare. Quando il personale medico ha rimosso le fasciature dalla sua gamba “il muscolo si è rilassato ed il dolore era incredibile,” esclama. “Ma le emozioni e l’adrenalina che si provano in partita hanno fatto svanire il dolore.”
La Reazione alla Rimonta del Barcellona
Dimarco è rimasto scioccato dal ritorno del Barcellona. Sebbene il gol sembrasse inevitabile, è stato comunque un colpo devastante, visto quanto bene avesse giocato l’Inter nel primo tempo. “C’era grande delusione,” ricorda. “Non ce lo aspettavamo.” In un’atmosfera carica di tensione, Javier Zanetti, vicepresidente dell’Inter, ha detto: “Abbiamo sofferto.”
“Più per me, perché se lo guardi, sono stato io a perdere la palla,” dice Nicolo Barella con una smorfia. “Emotivamente, è stato difficile per me.”
In quel momento, il cielo si è aperto e forti piogge hanno inzuppato tutti sotto le iconiche travi rosse di San Siro. L’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi, non si è ritirato al riparo né ha chiesto un impermeabile; si è accovacciato a bordo campo, vestito fradicio, cercando di incoraggiare la sua squadra. “Ovviamente, non ero felice subito dopo il gol. Ma considerando ciò che avevamo fatto in entrambe le partite contro il Barcellona, sapevo che avevamo ancora una possibilità… Credevano nel miracolo.”
Il Miracolo di Acerbi
Nel 93° minuto, il difensore centrale dell’Inter, Francesco Acerbi, si è rivolto al compagno di squadra Matteo Darmian e ha esclamato: “Io vado!” Mentre il portiere Yann Sommer lanciava una lunga palla speranzosa, Acerbi si precipitava verso l’area di rigore avversaria. Qualcuno sapeva cosa stesse facendo? No. “Nemmeno io,” dice Marcus Thuram, scuotendo la testa.
Thuram ha vinto il secondo pallone, Denzel Dumfries ha fatto il cross e Acerbi ha pareggiato, portando la partita ai tempi supplementari. “È emerso lo spirito dell’Inter,” dice Darmian. “Un’altra partita è iniziata dopo,” osserva Zanetti.
“Onestamente, dopo ho pianto,” ammette Dimarco. “C’erano così tanti sentimenti dentro me che non riuscivo a esprimerli.”
La partita è stata vinta dall’Inter ai tempi supplementari, con i subentrati Mehdi Taremi e Davide Frattesi che hanno portato il punteggio finale a 4-3 per l’Inter, 7-6 nel complessivo, assicurando il posto nella finale di Champions League.
La Riqualificazione dell’Inter e le Sfide Ffuture
Prima della partita di ritorno, i dirigenti dell’Inter hanno pranzato con i loro omologhi del Barcellona. Il presidente Giuseppe Marotta e Zanetti hanno convenuto che l’andata era stata non solo grandiosa per il calcio, ma fantastica anche per l’immagine di entrambi i club.
Negli ultimi venti anni, la premier league ha triplicato i propri ricavi rispetto all’Italia. “Ciò che all’Italia manca maggiormente sono stadi moderni che possano generare più ricavi dalla giornata di match,” dice Marotta.
“È importante che ci uniamo per ridurre leggermente il calendario calcistico… Ridurre la Serie A a 18 squadre sarebbe un passo avanti significativo.”
Il percorso verso una nuova era per l’Inter è complesso e Marotta sta lavorando per costruire un futuro di successo, concentrandosi su opportunità commerciali e miglioramento delle strutture.
La Resilienza e il Futuro
Il profilo di Inzaghi dovrebbe crescere alla luce dei risultati raggiunti con Lazio e Inter. “È un ottimo gestore. Sa trovare la giusta motivazione e non crea tensioni eccessive,” afferma Marotta.
La finale di Champions League rappresenta un’ulteriore opportunità per i veterani dell’Inter di conquistare un trofeo che finora è sfuggito loro. “Questo gruppo ha questa opportunità e spero sinceramente che Lautaro, il mio compagno argentino, abbia l’onore di sollevarlo come capitano sabato,” dice Zanetti.