Introduzione all’Offseason NBA 2025
Se l’offseason NBA 2025 rispecchierà gli eventi della scadenza per i trasferimenti di questa stagione, promette di regalare molte emozioni. Come testimoniano gli scambi di superstar avvenuti nel corso della settimana antecedente il 6 febbraio, quando All-Star come Luka Doncic, Jimmy Butler III, Zach LaVine e De’Aaron Fox hanno cambiato maglia, gli appassionati di basket possono prepararsi a ulteriori sorprese.
Ora l’attenzione si concentra soprattutto su Giannis Antetokounmpo dei Milwaukee Bucks, Kevin Durant dei Phoenix Suns e altre stelle con futuri incerti. I Bucks e i Suns figurano tra le 10 squadre da tenere d’occhio questa estate, insieme ai campioni NBA del 2024, i Boston Celtics, che potrebbero influenzare in modo significativo il panorama dell’offseason. Di seguito, analizziamo le squadre: Celtics | Nets | Nuggets | Warriors | Rockets | Lakers | Bucks | Magic | Suns | Spurs.
Boston Celtics
Il presidente delle operazioni basket dei Celtics, Brad Stevens, è consapevole delle sfide che derivano dal loro stipendio previsto di 500 milioni di dollari e dalle limitazioni che comporta il superamento del secondo livello del salary cap. Tuttavia, a differenza della scorsa stagione, quando la vittoria del campionato NBA giustificava tale spesa, il roster di Boston è ora sotto esame dopo la sconfitta nel secondo turno dei playoff, durante il quale la superstar Jayson Tatum ha subito uno strappo al tendine d’Achille.
Attualmente i Celtics si trovano a 23 milioni di dollari oltre il secondo livello del salary cap e, a meno che i Brooklyn Nets non siano disposti ad assumersi il contratto in scadenza da 30,7 milioni di dollari di Kristaps Porzingis, non esiste un percorso diretto per ridurre il salary cap con un solo scambio. Pertanto, è probabile che la riduzione della spesa avverrà in più fasi. Dato che Tatum, Jaylen Brown e Derrick White sono sotto contratto almeno fino alla stagione 2028-29, Boston deve equilibrare la necessità di riduzione dei costi con l’obiettivo di competere per il titolo.
Qualora rimanessero sopra il secondo livello del salary cap, Boston subirebbe anche restrizioni che riguardano: la possibilità di aggregare contratti in un’eventuale trattativa, l’utilizzo di oltre il 100% dell’eccezione del giocatore scambiato, il trasferimento di denaro, l’utilizzo di un’eccezione per scambi preesistente e la possibilità di firmare un giocatore tagliato con uno stipendio di almeno 14,1 milioni. Inoltre, se i Celtics concluderanno la stagione 2025-26 sopra il limite, la loro prima scelta del 2033 sarà congelata (la scelta del 2032 è già congelata).
Brooklyn Nets
I Nets, d’altra parte, possiedono due vantaggi distintivi in questa offseason: quattro prime scelte in vista del draft di giugno e oltre 40 milioni di dollari di spazio salariale disponibile. Tuttavia, a differenza dell’offseason del 2019, quando Durant e Kyrie Irving firmarono come free agent, l’attuale roster non è pronto a competere per il titolo, anche con l’arrivo di un giocatore All-NBA.
Di conseguenza, Brooklyn potrebbe cercare di firmare free agent con contratti sostenuti o riprendere contratti esistenti in cambio di scelte al draft.
Attenzione, le squadre devono rispettare il 90% del salary cap entro il primo giorno della stagione regolare.
Denver Nuggets
In merito ai Nuggets, i commenti provenienti dal tre volte MVP, Nikola Jokic, non hanno sorpreso il presidente della squadra, Josh Kroenke, che ha dichiarato:
Penso che stesse pensando alle stesse cose anche prima che quelle parole uscissero dalla sua bocca.
Con tre anni rimasti sul suo contratto, c’è una certa urgenza per Denver di migliorare il roster, specialmente la panchina. I titolari della squadra hanno registrato una media di 94,4 punti in ognuna delle partite disputate nella stagione regolare, record mai raggiunto da un’altra squadra dal 1986-87.
Sono disponibili tre opzioni per ampliare la profondità della squadra: 1) Sviluppo dei giovani come Jalen Pickett e Peyton Watson; 2) Scambi, dove l’unico vero asset è Michael Porter Jr., attualmente con un contratto pesante; 3) L’Agenzia Libera, sebbene ciò appaia improbabile data la concentrazione di stipendi sul roster.
Golden State Warriors
Il general manager dei Golden State, Mike Dunleavy, ha a disposizione asset per puntare in alto. I Warriors possono scambiare fino a quattro prime scelte, a partire dalla notte del draft in: 2026, 2028, 2030 (a condizione che sia tra la prima e la ventesima posizione) e 2032.
Tuttavia, l’interrogativo cruciale sarà se il team riuscirà a confezionare un pacchetto sufficiente per uno scambio senza includere Draymond Green o Jimmy Butler III, dal momento che Curry, Butler e Green coprono l’85% del salario della squadra.
Houston Rockets
Inoltre, la situazione dei Rockets è da monitorare attentamente: qualora il general manager fosse disposto ad affrontare rischi per acquisire una superstar, Houston potrebbe essere aggressiva in questa offseason grazie a numerose prime scelte. Con contratti sotto controllo e l’imminente scadenza per le opzioni di VanVleet, i Rockets hanno la flessibilità di muoversi anche in altre direzioni.
Los Angeles Lakers
I Lakers, infine, stanno cercando di ottimizzare il proprio roster con scambi, nonostante la mancanza di spazio salariale. L’obiettivo è quello di bilanciare la necessità di vincere ora con il futuro del franchise. La situazione sarà complessa, ma le opportunità per apportare cambiamenti significativi non mancano.
Conclusione
L’offseason NBA 2025 si preannuncia ricca di colpi di scena, e queste dieci franchigie sono pronte a scrivere nuovi capitoli nella loro storia.