Novak Djokovic e la Sfida dell’Età
Novak Djokovic non è più il più giovane, e sembra che la sua età stia influenzando sempre di più il suo tennis. Giocare ai massimi livelli a 38 anni non è facile. Nessuno può comprendere appieno questa sfida finché non la vive in prima persona, ed è per questo che gli atleti che competono nei loro 40 anni affrontano difficoltà uniche per le quali non erano preparati.
Il Confronto con il Passato
Djokovic ricorda com’era quando aveva 24 anni, al suo apice, capace di recuperare rapidamente e senza imprevisti. Ora, a 38 anni, deve affrontare l’incertezza del suo corpo, che può cambiare letteralmente da un momento all’altro.
La Partita all’US Open 2025
Questo è ciò che è accaduto alla leggenda serba nella sua prima partita all’US Open 2025, dove ha affrontato Learner Tien, un talentuoso giocatore di 19 anni già classificato tra i primi 50 nel circuito ATP. Nonostante il suo indiscutibile talento, Tien non è riuscito a mettere in difficoltà il campione di 24 titoli del Grande Slam nel primo set del loro incontro.
Tuttavia, nel secondo set, Djokovic ha iniziato a lottare inaspettatamente, piegandosi spesso in segno di stanchezza. Era solo il secondo set della sua partita di primo turno, il che significava che il 38enne aveva trascorso solo circa un’ora in campo a quel punto.
Le Difficoltà Fisiche
È stato un momento sorprendente, motivo per cui Djokovic è stato interrogato al riguardo dopo la partita. Il quattro volte campione dell’US Open ha ammesso di essere rimasto sorpreso da quanto si sentisse male. Ha dichiarato:
“Ho iniziato alla grande. Poco più di 20 minuti, primo set, mi sentivo davvero bene. Poi, dopo alcuni scambi lunghi all’inizio del secondo set, ho cominciato a sentirmi davvero—non so perché. Sono rimasto davvero sorpreso da quanto mi sentissi male fisicamente nel secondo set.”
Djokovic ha definito le sue difficoltà fisiche all’US Open “una preoccupazione”. Di solito, non è qualcuno che desidera parlare troppo delle sue difficoltà fisiche; al contrario, tende a evitare qualsiasi domanda sui suoi problemi, cercando di non concentrarsi su di essi. Questa volta, però, non è stato così.
Il giocatore serbo ha ammesso di essere preoccupato per i suoi problemi fisici e spera che non influenzino il suo tennis in futuro. Ha detto:
“Ci sono aspetti positivi, ma anche cose che spero non accadranno in termini di come mi sento in campo fisicamente, come mi sono sentito nel secondo set. È leggermente una preoccupazione. Non lo so. Non ho infortuni o altro. Ho solo faticato molto a rimanere in scambi lunghi e a recuperare dopo i punti.”
Le Prospettive Future
Non sapere cosa accadrà il giorno successivo è una delle sfide uniche di competere a 38 anni. Per ora, il livello di Djokovic è ben al di sopra dei suoi avversari nei primi turni dei tornei del Grande Slam, quindi, anche con alcune difficoltà, riesce a continuare a vincere.
Prossimamente, il settimo testa di serie affronterà un altro giocatore americano: Zachary Svajda, numero 145 del mondo, che è entrato nel tabellone principale attraverso le qualificazioni.