Perché Cristiano Ronaldo si fa pitturare le unghie dei piedi di nero?

Cristiano Ronaldo e il suo stile distintivo

Cristiano Ronaldo ha recentemente condiviso una foto di famiglia che riflette il suo stile distintivo. Nello scatto, posando in palestra, l’icona del calcio ha mostrato il suo fisico scolpito, affiancato dal suo primogenito, Cristiano Junior. La didascalia pubblicata su X recita: ‘Tal pai tal filho’, equivalente a ‘Like father, like son’ in inglese. Infatti, il teenager, che compie 15 anni questa settimana e ha già segnato per il Portogallo Under-15, sembra seguire le orme del padre, dedicandosi seriamente all’allenamento.

Il motivo dietro lo smalto nero

Tuttavia, osservando attentamente la foto, si nota un particolare diverso: Ronaldo, attualmente in forza all’Al Nassr nella Saudi Pro League, ha le unghie dei piedi verniciate di nero. Ma c’è una motivazione dietro questa scelta? Non è la prima volta che l’ex attaccante del Manchester United e del Real Madrid opta per lo smalto nero; in passato è stato fotografato più volte senza scarpe, rivelando le sue unghie verniciate in situazioni come una sauna post-allenamento o durante le vacanze.

Questa scelta non è dettata da una semplice moda, ma ha ragioni legate alla sua dedizione come atleta. Inizialmente, l’uso dello smalto nero è una tendenza adottata dai combattenti delle arti marziali miste (MMA), che lo utilizzano per rinforzare le unghie dei piedi e prevenire rotture o scheggiature provocate dalla pressione. Inoltre, lo smalto funge da protezione contro i batteri, un aspetto cruciale per gli sportivi che si allenano regolarmente, considerando che l’ambiente caldo e umido all’interno delle scarpe può favorire lo sviluppo di funghi.

Studi e opinioni sulla cura dei piedi

Secondo il Royal College of Podiatry (RCPod) del Regno Unito, recenti studi hanno dimostrato che l’uso di smalto può proteggere le unghie sane dalle infezioni, anche se non c’è un consenso professionale unanime su questo. Tralasciare la cura dei piedi, soprattutto in climi caldi, può portare a conseguenze poco piacevoli. La dottoressa Helen Branthwaite, portavoce del college, afferma:

“Con oltre 250.000 ghiandole sudoripare nei piedi, una persona media produce circa mezzo litro di sudore al giorno. Quasi tutte le infezioni fungine delle unghie derivano da infezioni cutanee che si diffondono all’unghia. Trascurare queste infezioni cutanee è il principale fattore di rischio per lo sviluppo di funghi ungueali.”

La dottoressa Branthwaite sottolinea che, sebbene molte celebrità sportive optino per smalti appariscenti, la migliore prevenzione resta una corretta igiene dei piedi. Ronaldo, tuttavia, sembra determinato a seguire questa tendenza. È un appassionato della UFC (Ultimate Fighting Championship), dove l’uso di smalto nero è comune tra gli atleti, e a gennaio di quest’anno ha anche partecipato come ospite VIP a un evento UFC a Riyadh, in Arabia Saudita, per supportare il suo amico Shara Magomedov.

Moda e influenza di Ronaldo

Diversi combattenti, come il mezzo-pesante Israel Adesanya, non si limitano a dipingere solo le unghie dei piedi, ma anche quelle delle mani, per motivi estetici. Prima di UFC 293 nel 2023, il nigeriano ha dichiarato di voler adottare un design simile a una goccia per le sue unghie, ritenendo che l’aspetto conti molto nel ring.

Con una personalità influente come quella di Ronaldo, la moda delle unghie verniciate potrebbe rapidamente diffondersi tra altri calciatori. Domenica, ad esempio, il centrocampista dell’Atletico Madrid, Marcos Llorente, ha lamentato l’impatto del caldo durante una partita, affermando:

“È impossibile, terribilmente caldo. Le unghie dei piedi mi facevano male; non riuscivo a rallentare o ad accelerare.”

Prima di seguire l’esempio di Ronaldo, però, la dottoressa Branthwaite consiglia di attentamente evitare di camminare a piedi nudi in luoghi pubblici come spogliatoi per ridurre il rischio di infezioni.

Pertanto, che si tratti di design appariscenti nell’ottagono o di unghie nere sul campo da calcio, un paio di ciabatte pratiche potrebbe essere altrettanto importante, anche se forse non altrettanto elegante.