Tara Moore, tennista britannica, riceve un divieto di doping di quattro anni e denuncia un sistema ‘rotto’

Tara Moore e il Divieto di Doping

Tara Moore, la tennista britannica, ha ricevuto un divieto di quattro anni per violazione delle norme sul doping, una decisione confermata dal Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS) martedì scorso. Moore ha restituito un test positivo per gli steroidi anabolizzanti boldenone e nandrolone dopo un torneo nell’aprile 2022.

La Decisione del CAS

Un pannello indipendente aveva stabilito nel dicembre 2023 che Moore non aveva alcuna colpa o negligenza. Tuttavia, l’Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis (ITIA) ha fatto appello a quella decisione presso il CAS, che ha deciso a favore dell’ITIA, respingendo un contro-appello di Moore. Il divieto di quattro anni per la 32enne è ridotto del tempo già scontato durante la sospensione provvisoria, iniziata dopo il suo risultato positivo al test del torneo in Colombia. Moore potrà tornare a competere nel tennis all’inizio della stagione 2028.

Le Dichiarazioni di Tara Moore

“Gli ultimi tre anni e mezzo mi hanno distrutta in tanti modi,” ha dichiarato Moore in una nota sui social media. “Mentre la mia famiglia e i miei amici si sono affrettati a raccogliere i pezzi rotti di me, mi hanno ricomposta in una forma diversa. Non ho bisogno di un pannello per dirmi che sono innocente. So l’integrità che porto e sono consapevole della mia innocenza. Credo che tutti negli ultimi anni possano vedere quanto sia soggettivo questo processo.”

“Sono stata la sfavorita. Ho avuto la mia vita, così come la conoscevo, strappata via perché le organizzazioni e le persone al potere non hanno fatto ciò che era giusto. Possono avermi tolto la mia lotta sul campo, ma la mia battaglia non è finita, né per me né per altri come me.”

“Il sistema anti-doping è rotto. Io sono la prova di questo. Dobbiamo sistemarlo. Non per me, perché è troppo tardi, ma per i futuri giocatori che si trovano in questa sfortunata situazione. Ho molto di più da dire quando sarà il momento giusto.”

Le Argomentazioni di Moore

Moore aveva sostenuto che la presenza di boldenone e nandrolone nel suo campione fosse stata causata dal consumo di carne bovina e/o suina mentre si trovava in Colombia. Tuttavia, il tribunale ha dichiarato:

“Dopo aver esaminato le prove scientifiche e legali, la maggior parte del Pannello del CAS ha ritenuto che la giocatrice non fosse riuscita a dimostrare che la concentrazione di nandrolone nel suo campione fosse coerente con l’ingestione di carne contaminata. Il Pannello ha concluso che la signora Moore non è riuscita a dimostrare che la violazione delle norme anti-doping (ADRV) non fosse intenzionale. L’appello dell’ITIA è quindi accolto e la decisione resa dal tribunale indipendente è annullata. Il contro-appello presentato dalla signora Moore è stato dichiarato inammissibile.”

Contesto del Doping nello Sport

Il doping è stato un argomento molto controverso per lo sport negli ultimi mesi, a seguito dei test positivi e dei successivi divieti scontati dal numero 1 del mondo maschile Jannik Sinner e dalla quattro volte campionessa del Roland Garros Iga Świątek. Entrambi i giocatori hanno poi vinto i rispettivi titoli di singolare a Wimbledon lo scorso fine settimana.