Tim Howard: “La FIFA non deve diluire le campagne contro il razzismo, i giocatori hanno una scelta riguardo alle visite alla Casa Bianca”

Tim Howard e la Lotta contro il Razzismo nel Calcio

Tim Howard, il portiere con il maggior numero di presenze nella storia della nazionale maschile degli Stati Uniti, ha esortato la FIFA a non indebolire le sue campagne contro il razzismo. Questo appello arriva dopo che l’organo di governo globale dello sport sembra aver ridotto il suo messaggio durante il Club World Cup negli Stati Uniti.

Critiche alla FIFA

A differenza dei tornei precedenti, come il mondiale maschile in Qatar nel 2022 e il mondiale femminile in Australia e Nuova Zelanda nel 2023, la FIFA ha scelto di non utilizzare video o cartelloni all’interno degli stadi o sui social media per promuovere la sua campagna “no racism” o “no discrimination”. Inoltre, non c’è stata alcuna traccia della campagna “Unite for Inclusion” della FIFA.

“Quando si tratta di razzismo nel gioco e razzismo in America, purtroppo, è vivo e vegeto. Non c’è mai un momento in cui non dovremmo amplificare il messaggio.” – Tim Howard

La FIFA ha invece utilizzato lo slogan della sua campagna meno specifica “Football Unites the World” durante il torneo. Ha mostrato cartelloni per la sua campagna “no racism” solo per un giorno, il 18 giugno, in occasione della Giornata Internazionale per Contrastare il Linguaggio d’Odio.

Reazioni e Critiche

Più gruppi di campagna hanno criticato la FIFA per questo passo indietro. Kick It Out, una delle principali organizzazioni benefiche anti-discriminazione del Regno Unito, ha dichiarato che i cambiamenti sono “preoccupanti” e ha chiesto alla FIFA di invertire la sua decisione.

Evan Whitfield, presidente dell’Human Rights Soccer Alliance (HRSA), ha affermato che le campagne “devono essere costantemente sottolineate al mondo”. Ha aggiunto che il messaggio della FIFA non riflette la necessità di messaggi chiari per chi si avvicina al calcio.

Il Ruolo dei Giocatori

Howard ha affermato che i giocatori dovrebbero prendere l’iniziativa se la FIFA non lo fa.

“Il potere è anche con i giocatori e i giocatori hanno certamente la responsabilità di portare avanti quel messaggio, da soli, che la FIFA lo faccia o meno.” – Tim Howard

Incidenti Razzisti e Omofobi

La FIFA ha confermato che il comitato disciplinare ha avviato procedimenti contro il giocatore del CF Pachuca Gustavo Cabral, accusato di aver abusato razzialmente del difensore del Real Madrid Antonio Rudiger. Inoltre, durante una partita del Club World Cup, i sostenitori sono stati avvisati che la partita potrebbe essere sospesa a causa di cori omofobi.

Il Futuro delle Campagne contro il Razzismo

Quando gli è stato chiesto se vorrebbe che la FIFA fosse più forte nel suo messaggio proattivo al prossimo mondiale, Howard ha risposto:

“Se c’è una campagna, non dovrebbe essere diluita. È sui giocatori e sui sostenitori opporsi se sentono che non è stata spinta abbastanza quella campagna.” – Tim Howard

Accesso al Calcio e Inclusione

Howard ha parlato dell’accesso al calcio negli Stati Uniti a livello giovanile, criticando il modello “pay-to-play”. Ha affermato che “deve essere gratuito” per i bambini giocare, sottolineando che il sistema attuale non funziona per tutti.

“Il modello pay-to-play è rotto e ha bisogno di essere riparato o ristrutturato.” – Tim Howard

Howard ha anche avvertito che c’è il rischio che i giovani si allontanino dal calcio se le opportunità non vengono rese più accessibili, affermando che “dobbiamo trovare un modo migliore” per garantire che tutti possano inseguire i propri sogni nel calcio.