Tre ricordi di un magnifico 7: la finale epica delle NBA Finals 2016 tra Cavaliers e Warriors

Di David Aldridge, Marcus Thompson II e Joe Vardon

Domenica sera, gli Indiana Pacers e gli Oklahoma City Thunder giocheranno il ventesimo Game 7 nella storia delle NBA Finals. Delle precedenti 19, l’ultimo Game 7 del 2016 tra i Cleveland Cavaliers e i Golden State Warriors ha avuto innumerevoli sotto-trame, momenti memorabili e un risultato sorprendente.

Il contesto del Game 7 del 2016

Tre scrittori di The Athletic erano presenti quella fatidica notte, una notte che ha segnato la fine di una dinastia, esaltato una leggenda e cambiato il corso della NBA. I Warriors non avevano perso. Non in quell’anno. Hanno perso delle partite qua e là, ma quando contava davvero, si sono sempre guadagnati la vittoria. Questo era il loro destino.

Erano noti per le loro 73 vittorie, avendo spazzato via la lega. Tuttavia, quella stagione si è fatta progressivamente difficile per Golden State. Cacciare la storia è un’impresa faticosa.

Le avversità affrontate dai Warriors

Si sono trovati di fronte a squadre giovani e affamate come Boston e Minnesota verso la fine, sembrando che il record fosse fuori portata. Ma alla fine ce l’hanno fatta. Hanno perso Steph Curry per la maggior parte del primo turno a causa di un infortunio al legamento collaterale mediale (MCL), ma sono andati avanti. Curry è stato costretto a tornare in azione quando i Blazers hanno vinto Game 3 nel secondo turno, minacciando di rendere competitiva la serie. È tornato nel modo più epico: mettendo a segno 17 punti nei supplementari, totalizzando 40 punti a Portland.

Il climax della finale

Golden State ha perso il Game 1 in casa delle Finals dell’Ovest, per poi essere schiantato nei Game 3 e 4 a Oklahoma City. Sembrava che avessero trovato il loro match. La pressione sembrava finalmente raggiungerli. Erano in svantaggio 3-1 contro Kevin Durant, un MVP, e gli agguerriti Thunder. In qualche modo, i Warriors hanno vinto la serie.

Ma alla fine, contro ogni ragione, i Warriors avrebbero vinto. Quando Kyrie Irving si è liberato della marcatura su Curry e ha realizzato un tiro da tre punti dalla destra, l’aura di inevitabilità intorno ai Warriors si è incrinata.

Una cosa che non dimenticherò mai accadde poco dopo il suono della sirena finale. I Warriors lasciarono immediatamente il campo. Stupiti. Arrabbiati. Esausti.

La vittoria dei Cavaliers

Il 19 Giugno 2016, i Cavaliers vincero Game 7 delle NBA Finals, 93-89, conquistando il loro primo campionato e il primo per qualsiasi squadra professionistica a Cleveland dal 1964. I Cavs sono stati anche la prima squadra nella storia della NBA a vincere le Finals dopo essere stati in svantaggio 3-1. Al centro di questo momento storico c’era LeBron James, l’MVP delle Finals, che realizzò una tripla doppia in quell’ultima partita (27 punti, 11 rimbalzi, 11 assist).

Il commento dei cronisti

Memorabile fu anche l’atmosfera per i cronisti. “C’era un passaggio dietro i posti migliori per i media, e durante il timeout successivo al blocco, ricordo di essere uscito dalla mia sedia e di aver camminato da un’estremità all’altra, solo per rilassare la tensione.”

Le conseguenze di una rivalità

In anni a seguire, mentre invecchiavano e comprendevano di avere molte più cose in comune di quelle che li separavano, James e Curry sono diventati amici, mostrando che la rivalità è parte essenziale dello sport. “Non siamo nemici, ma amici,” citò Abraham Lincoln nel suo primo discorso inaugurale, e questo si applica anche ai due campioni della NBA.