Tyronn Lue Smentisce le Voci su Chris Paul
Il capo allenatore dei Los Angeles Clippers, Tyronn Lue, ha smentito le notizie secondo cui lui e il playmaker 12 volte All-Star Chris Paul non fossero in buoni rapporti per diverse settimane prima del licenziamento di Paul dalla squadra, avvenuto il 3 dicembre. Lue ha dichiarato:
“Stavamo parlando. Voglio dire, lui ha giocato. Come può giocare se non parlo con lui?”
Ha aggiunto che c’è stato un periodo in cui Paul non avrebbe giocato, essendo escluso dalla rotazione, il che è stato difficile per lui, essendo un concorrente e considerando l’importanza del gioco per lui. Tuttavia, Lue ha sottolineato che la situazione non era così grave come riportato.
Le Prestazioni di Chris Paul e il Licenziamento
Ty Lue ha affermato che le voci riguardanti un lungo silenzio tra lui e Chris Paul sono infondate:
“Non è vero. Come può giocare se non parlo con lui?”
Paul, che ha 40 anni ed è nella sua 21esima stagione in NBA, ha avuto un impatto limitato, segnando una media di 2,9 punti e 3,3 assist in 14,3 minuti a partita nelle 16 partite giocate con i Clippers. La squadra, attualmente con un record di 6-18, ha deciso di mandarlo a casa durante un viaggio ad Atlanta all’inizio di dicembre. Paul ha annunciato la notizia su Instagram, e il presidente delle operazioni di basket dei Clippers, Lawrence Frank, ha confermato che Paul non è più con la squadra, sottolineando che non è da incolpare per la “scarsa prestazione” della squadra e definendolo “un Clipper leggendario”.
Il Ruolo di Tyronn Lue e le Dinamiche di Squadra
Tyronn Lue ha anche allenato Chris Paul all’inizio della sua carriera come assistente per i Clippers “Lob City” dal 2013 al 2014. Mercoledì scorso, Shams Charania di ESPN ha riportato che lo stile di leadership di Paul, in particolare la sua volontà di tenere responsabili la dirigenza, gli allenatori e i giocatori, ha creato attriti con i Clippers, e che Paul non aveva parlato con Lue “per diverse settimane”. Quando Frank ha incontrato i giornalisti più tardi quel giorno, ha rivelato di aver avuto un incontro di tre ore con Paul prima del suo licenziamento, affermando che Paul “ha uno stile di leadership molto buono”, ma che alcune scelte di roster semplicemente non hanno funzionato.
Lue ha dichiarato di non essere stato coinvolto nella decisione finale riguardante l’uscita di Paul, e ha risposto a una domanda su perché la situazione fosse diventata insostenibile, suggerendo di chiedere a Lawrence Frank. Lue ha ribadito di non avere problemi con Paul, definendolo “il mio ragazzo” e menzionando una conversazione telefonica di 40 minuti avuta con lui.
“Non vuoi vedere che succeda a nessuno, indipendentemente dalle circostanze,”
ha aggiunto.
Reazioni e Futuro di Chris Paul
I giocatori dei Clippers, in particolare le stelle Kawhi Leonard e James Harden, sono rimasti scioccati dal licenziamento di Paul. Lue ha riconosciuto che la sua squadra non è felice per questa situazione:
“È il loro compagno di squadra. È un ragazzo con cui vanno in guerra ogni singolo giorno, ed era parte di noi. È difficile. L’organizzazione ha semplicemente preso la decisione, ma dobbiamo andare avanti e cercare di vincere alcune partite.”
Lue ha considerato Paul un Hall of Famer e uno dei primi cinque o sei playmaker di sempre, esprimendo fiducia che l’eredità del prodotto di Wake Forest continuerà a vivere nella lega.
La Carriera di Chris Paul
Paul ha giocato per sette franchigie e, sebbene un titolo NBA sia sfuggito al suo curriculum, ha accumulato un lungo elenco di successi, tra cui 11 selezioni All-NBA e nove riconoscimenti nella NBA All-Defensive Team. Ha iniziato la sua carriera con i New Orleans Hornets, selezionato come quarto assoluto nel draft del 2005, e ha vinto il premio di Rookie of the Year NBA nel 2006. La sua carriera con gli Hornets è durata fino alla stagione 2010-11, dopo di che ha giocato per i Los Angeles Clippers (2011-17), Houston Rockets (2017-19), Oklahoma City Thunder (2019-20), Phoenix Suns (2020-23), Golden State Warriors (2023-24), Spurs (2024-25) e ora di nuovo ai Clippers.
In un’intervista con la rivista People pubblicata martedì, Paul ha dichiarato di essere “in pace con tutto” e ha condiviso che è entusiasta di essere presente per la sua famiglia e di avere la possibilità di svolgere un piccolo ruolo in qualsiasi cosa possa accadere in futuro.