World Boxing si scusa per aver citato la campionessa olimpica Imane Khelif nella politica sui test di sesso

Scuse Pubbliche del Presidente di World Boxing

Il presidente di World Boxing ha espresso scuse pubbliche dopo che la campionessa olimpica Imane Khelif è stata nominata nell’annuncio dell’ente riguardante l’obbligo di test di sesso. La pugile algerina Khelif, vincitrice dell’oro ai Giochi di Parigi la scorsa estate, è stata menzionata specificamente in concomitanza con la presentazione della nuova politica di World Boxing.

Riconoscimento dell’Errore

Lunedì, il presidente Boris van der Vorst ha contattato la Federazione Pugilistica Algerina, riconoscendo che è stato un errore nominare Khelif senza preservare la sua privacy. Nella lettera, visibile all’Associated Press, ha dichiarato:

“Vi scrivo personalmente per offrirvi un sincero e formale scuse per quanto accaduto e per riconoscere che la privacy di Khelif avrebbe dovuto essere protetta.”

Van der Vorst ha inoltre aggiunto di sperare che il contatto diretto dimostri rispetto per la federazione e gli atleti che rappresenta.

Le Normative di Idoneità

Khelif, insieme alla medaglia d’oro Lin Yu-ting di Taiwan, ha attirato l’attenzione durante i Giochi di Parigi a causa della decisione dell’ex ente di governo del pugilato olimpico, l’International Boxing Association, di escluderle dai Campionati del Mondo 2023, per motivi di idoneità non specificati.

Tuttavia, il Comitato Olimpico Internazionale ha applicato le regole di idoneità sessuale già utilizzate in precedenti edizioni olimpiche, autorizzando tanto Khelif quanto Lin a gareggiare.

World Boxing, recentemente approvato come organizzatore di pugilato per i Giochi di Los Angeles 2028, ha affrontato pressioni da parte di pugili e federazioni per stabilire nuove norme di idoneità sessuale. L’ente ha quindi annunciato test obbligatori per tutti i pugili a partire dal 1° luglio, al fine di garantire la sicurezza di tutti gli atleti e un campo di gara equo sia per uomini che per donne.

Procedura dei Test

tutti gli atleti di età superiore ai 18 anni dovranno sottoporsi a un test genetico di reazione a catena della polimerasi (PCR) per determinare il loro sesso alla nascita. Il test PCR analizza il materiale cromosomico tramite un tampone buccale, saliva o sangue. Se un atleta, volontario a competere nelle categorie femminili, risulta avere materiale cromosomico maschile, i controlli iniziali verranno rimandati a specialisti clinici indipendenti per ulteriori valutazioni. La nuova politica prevede anche un processo di ricorso.

Futuro Competitivo di Khelif

Khelif intende difendere la propria medaglia d’oro ai Giochi di Los Angeles, ma alcune voci nel mondo del pugilato e delle federazioni hanno già espresso riserve sulla sua partecipazione. Khelif sperava di tornare a competere a livello internazionale questo mese nella Eindhoven Box Cup, nei Paesi Bassi.